- Benvenuti a Civita
Intorno all’anno Mille, il paese era conosciuto come Castrum Sancti Salvatoris, abitato da persone provenienti da Cassano e dalla costa ionica, al tempo delle incursioni saracene. Il villaggio fu quasi completamente distrutto dal terremoto del 1456 e fu ripopolato da profughi albanesi intorno al 1480. Scopri di più.
MUSEO ETNICO ARBËRESH
Il Museo, inaugurato nel 1989 grazie all’iniziativa dell’Associazione culturale “Gennaro Placco”, fondata dall’insegnante Demetrio Emmanuele, rappresenta un importante punto di riferimento per la conservazione e la valorizzazione della cultura arbëreshe.
È stato realizzato grazie al sostegno dell’Unione Europea, dell’Amministrazione provinciale, del Distretto Scolastico n° 19, della Comunità montana del Pollino e del Comune di Civita. È situato nell’ex sede municipale ed è gestito dai volontari dell’Associazione “Gennaro Placco”.
Il Museo si è arricchito grazie alle donazioni di privati cittadini. Inoltre, diversi visitatori, colpiti dall’importanza e dalla bellezza dell’istituzione, hanno offerto donazioni, tra cui abiti provenienti da altre comunità.
Il Museo Etnico Arbëresh è stato il pioniere nel suo genere, essendo la prima struttura museale dedicata all’Arbëria e alla sua ricca tradizione culturale.
Il Museo si propone di promuovere le specificità del territorio, focalizzandosi sui vari aspetti che lo contraddistinguono: l’etnia albanese con il suo bagaglio di usi, costumi e tradizioni, gli aspetti storici, architettonici e le meraviglie naturalistiche di Civita.
All’ingresso, c’è la sala dell’accoglienza, uno spazio dedicato all’informazione e alla promozione del territorio. Qui si trova una nutrita biblioteca specialistica sull’etnia italo-albanese ed è anche la redazione della nota rivista di cultura e attualità arbëreshe Katundi Ynë, nata nel 1970.
Al primo piano si trova la sala del costume, dove sono esposti vari esemplari significativi. Oltre al costume tradizionale di Civita, vi sono anche quelli provenienti da altri paesi arbëreshë, come Cerzeto. Inoltre, è presente un abito tradizionale di Castrovillari, caratterizzato da elementi comuni a quello di Piana degli Albanesi.
Si passa poi alla sala dell’arte e del paesaggio, che è arricchita anche da contenuti multimediali. Sono presenti molti pannelli che raccontano i momenti salienti della storia degli albanesi in Italia, del rito greco-bizantino e i personaggi illustri di Civita, oltre a esplorare gli aspetti ambientali e naturalistici legati alle Gole del Raganello, riconosciute come geosito UNESCO. Inoltre, si possono ammirare opere pittoriche, icone e fotografie.
Infine, vi è la sala della cultura contadina, dove sono esposti gli strumenti che facevano parte della vita quotidiana degli abitanti, tra cui il telaio e una varietà di attrezzi ed elementi tipici del mondo agro-pastorale.
Oggi, il Museo rappresenta una fondamentale realtà culturale e un punto di riferimento per studi e ricerche riguardanti sia le caratteristiche della tradizione italo-albanese della comunità di Civita, sia le importanti risorse naturalistiche del territorio comunale e circostante. Inoltre, il Museo svolge un ruolo attivo come corrispondente di associazioni culturali, ambientaliste e sociali di riconosciuta importanza a livello nazionale.
ARBËRESH ETHNIC MUSEUM
At the entrance, there is the reception room, a space dedicated to information and promotion of the area. Here there is a large specialist library on the Italian-Albanian ethnic group and it is also the editorial office of the well-known arbëreshe culture and current affairs magazine Katundi Ynë, founded in 1970.
On the first floor is the costume room, where various significant specimens are exhibited. In addition to the traditional costume of Civita, there are also those from other Arbëreshë countries, such as Cerzeto. Furthermore, there is a traditional dress from Castrovillari, characterized by elements common to that of Piana degli Albanesi.
We then move on to the art and landscape room, which is also enriched by multimedia content. There are many panels that tell the salient moments of the history of the Albanians in Italy, of the Greek-Byzantine rite and the illustrious characters of Civita, as well as exploring the environmental and naturalistic aspects linked to the Raganello Gorge, recognized as a UNESCO geosite. Furthermore, you can admire paintings, icons and photographs.
Finally, there is the room of peasant culture, where the tools that were part of the daily life of the inhabitants are exhibited, including the loom and a variety of tools and elements typical of the agro-pastoral world.
Today, the Museum represents a fundamental cultural reality and a point of reference for studies and research regarding both the characteristics of the Italian-Albanian tradition of the Civita community and the important naturalistic resources of the municipal and surrounding area. Furthermore, the Museum plays an active role as a correspondent for cultural, environmental and social associations of recognized importance at a national level.
MUZEU ETNIK ARBERESH
Tekë hirja është dhoma e të mbjedhurit, një vend dhedikuar lajmërimit e burtuarit e katundit. Këtu gjëndet një bibliothekë mbi etnia arbëreshe e edhe rrivista kullturës e tanishëmit arbëreshë Katundi Ynë, e lerë tekë viti 1970.
Tekë i pari mbalatur gjëndet dhoma e stolivet, ku janë burthuar mbatanë stolia e Çivitës edhe njeter cave katunde arbëreshë, si Qana. Gjëndet edhe një veshje tradicionale e Kastrofilës, çë i gjasen ndër një ca ellëmende atij Horës e Arbëreshëvet.
Shkohet pra tekë dhoma e artjës e pamjës ku gjënden një ca kuadhëra çë rrëfenjen storien e arbëreshëve, ritit grek-bizantine e gjindja rëndësishme e Çivitës, Honët e Raganelit çë janë të kujtuar ka UNESCO. Mënd shihen këtu mbrënda edhe një ca piktura, ikona e fotografi.
Në llurtëm është dhoma e kullturës e bujkut, ku janë burtuar rruculet çë ishin pjesë e jetës i ngaditëm gjindjavet e katundit, ndër cilat një argali e shumë ellëmende tipikë e këtij dhe.
Sot Muzeu është një vend kullturor e një qendër rëndësishme për studime e kërkime mbi traditat arbëreshë e Çiftit, edhe për gjithë bukuritë naturalle e katundit e edhe dheut afër. Ki Muze ka edhe lidje me shumë shoqata kullturore çë janë kujtuar te gjith kombi.
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